L’obesità infantile è un problema molto diffuso in Italia. Secondo i dati di Okkio alla Salute pubblicati a fine 2020, la fotografia è questa:
– oltre il 20% dei bambini è sovrappeso
– il 9,4% è obeso
– il 2,4% gravemente obeso
– siamo il quarto Paese al mondo per obesità infantile. La ricerca è molto affidabile perché Okkio alla Salute è “il sistema di sorveglianza nazionale coordinato dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e Promozione della Salute (CNaPPS) dell’ISS ed è stato di recente designato come centro di riferimento OMS sull’ Obesità infantile”. Così spiega una news del Ministero della Salute. Quali stili di vita causano l’obesità infantile? Secondo la stessa survey, i bambini italiani in molti casi non fanno una colazione adeguata, consumano spesso bibite gassate o zuccherate, mangiano poca frutta e fanno merende troppo abbondanti.
A questo si somma uno stile di vita poco attivo, con tante ore passate davanti alla TV e ai dispositivi elettronici in generale. Inoltre, sembrerebbe esserci un difetto nella percezione dei genitori riguardo l’attività motoria, l’alimentazione e il peso dei figli.
La buona notizia è che, comunque, obesità e sovrappeso sono diminuiti in percentuale negli ultimi 10 anni. I bambini italiani e lo sport – anche i dati Istat pubblicati nel 2019 e relativi al biennio 2017-18 rilevano che i bambini italiani si muovono poco: il 22,7% non praticava sport.
Possiamo immaginare, oggi, quale sia stato l’impatto della pandemia e delle restrizioni che ne sono conseguite. Nella nostra attività clinica abbiamo notato che molti bambini e adolescenti non abituati a fare attività fisica durante i lockdown hanno seguito videolezioni online, non calibrate sulla loro forma fisica e senza prendere dovute precauzioni per evitare traumi. Nella pratica sportiva nel 2019 si registrava purtroppo un gap tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Al meridione i bambini tendevano a fare meno sport in maniera continuativa.
Un dato interessante è che a praticare sport sono soprattutto i figli di genitori che fanno a loro volta attività fisica. Come prevenire l’obesità nei bambiniI rischi dell’obesità infantile sono significativi, come spiega la Società italiana di Pediatria. La prevenzione inizia già dal concepimento e lo svezzamento è un momento cruciale. Meglio evitare per due anni sale e zuccheri aggiunti.
Successivamente, dieta bilanciata e attività fisica sono i migliori fattori di protezione: 60 minuti di movimento al giorno, che sia sport, camminate all’aria aperta, pedalate o gioco. Curare lo stile di vita dei bambini è importante perché l’obesità ha complicanze sul piano fisico sia nell’immediato che, talvolta, a lungo termine. Inoltre, i bambini obesi vivono malesseri psicologici e sociali da non trascurare.
In Accademia Deforest supportiamo i genitori nella prevenzione dell’obesità infantile, promuovendo stili di vita attivi ed equilibrati. All’interno della struttura, infatti, sono presenti osteopata, personal trainer, pedagogista clinica e nutrizionista con tutte le competenze necessarie per intervenire anche sui bambini e gli adolescenti.
Per info, contatta l’Accademia Deforest 345 9145917.